Gestione Emotiva

GESTIONE EMOTIVA:

PRENDERSI IL PROPRIO TEMPO

La risposta emotiva e la disregolazione delle emozioni, si trovano solitamente all’origine, se non al fulcro della maggior parte dei problemi psicologici. La valenza, l’intensità e l’interpretazione caratterizzano le nostre risposte affettive, individuali e sociali. Le emozioni sono transitorie e improvvise, possiedono un carattere evolutivo, legate allo sviluppo delle specie, allo stesso modo sono un processo costruttivo, poiché dai semplici significati che associamo nell’infanzia, crescendo man mano, possono essere interpretate in contesti diversi e complessi. Da studi condotti sui primati, alcuni autori poterono constatare che le emozioni di base, gioia, paura, tristezza, sorpresa, disgusto e rabbia si manifestano anche negli scimpanzé. Per altro, salvo poche eccezioni contestuali, le emozioni sembrano avere un retaggio archetipico, ovvero la loro presenza non è influenzata dalla cultura di appartenenza. C’è una bella differenza nel gestire i propri stati emotivi ed esserne completamente sequestrato. In questo senso, è importante imparare e conoscere, gestire e percepire in modo sano le proprie emozioni, non esserne dominato. Spesso, in questo caso, non riusciremo a valutare o interpretare una situazione, non saremo lucidi nelle scelte e nelle decisioni, e in alcuni casi, potremmo sfociare in sentimenti dolorosi e persistenti. Per questa ragione, diventa importante il concetto di prendersi il proprio tempo, può sembrare una banalità, ma spesso quando siamo in uno stato emotivo intenso, dobbiamo staccarci da tutto e da tutti per poter consentire che passi, elaborare quello che provo, interpretarlo, aspettare che passi, accogliendo quello che viene senza pensieri, senza pretese ne posizioni. In un secondo tempo, quando sarò tornato in uno stato di quiete, allora avrò modo di interpretare, decidere e valorizzare. Se invece, cado nel tranello di farmi trascinare dallo stato emotivo, sarò completamente sequestrato, alla mercé di me stesso, e nella maggior parte dei casi, non otterrò i risultati sperati. Ad esempio, in un momento di rabbia acuta, sono impossibilitato nelle decisioni, nelle scelte e nei pensieri, tutto quello che dirò o farò probabilmente sarà oggetto di pentimento, quindi prendermi il mio tempo, mi aiuterà a gestire meglio la mia condizione sociale e individuale. È chiaro in taluni casi, la disregolazione emotiva, diventa talmente patologica, che non si è capaci di riuscire nell’intento, tuttavia questa è un’altra storia.

Bibliografia

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