Lavori in corso…
Dovremmo smettere di parlarne?
L’utilizzo dei Social Media in età precoce e nell’adolescenza, come l’utilizzo degli smartphone d’altronde (magari ne parleremo in un altro post), ha ormai preso piede rapidamente e in via definitiva. Non solo questo fattore ha già rivoluzionato il mondo degli adulti, ma ora sta iniziando a creare forti disagi fra piccolissimi ed adolescenti.
Come sottolineo sempre, non è tossico lo strumento, bensì l’utilizzo che se ne fa; il mondo del social conduce a mondi proibiti, che in passato avevano bisogno dei loro anni per essere scoperti, si arriva ai fatti in modo eccessivamente precoce, e spesso troppo direttamente. Tutto questo, può creare una serie di distorsioni, congetture e idee di fondo che possono causare disagio, smarrimento ed incomprensione nei piccolissimi, ed influenzare negativamente gli adolescenti. Chi si assume questo rischio? Nessuno! È pressoché impossibile ormai controllare i propri figli ed i dispositivi annessi con continuità e severità.
Se partiamo dalla scuola, in cui ormai si è persa l’idea di segnare i compiti, che a mio parere dava un senso di responsabilità, disciplina e impegno, in questo contesto sacro, si è passati al registro elettronico, che diventa per i minori anche una scusa per poter prendere quell’attrezzo da cui ormai non si può più fare a meno. Io non comprerò lo smartphone a mio figlio! Puoi farlo, ma si sentirà un emarginato, nel migliore dei casi ti odierà, o comunque troverà modi indiretti di accesso? Come fare? Attendo vostri consigli!
L’utilizzo dei social da accesso a dei contenuti di bellezza, immagine e apparenza, spesso o sempre fittizia, che influenza chi lo guarda, se non si ha ancora la vista ben sviluppata per comprendere. Poi ci lamentiamo dei disturbi alimentari, del narcisismo dilagante? Oppure ci stupiamo quando dopo pomeriggi interi passati a scrollare Instagram, Tik Tok ed annessi, che i ragazzi si affascino più alle slot machine, alla vita da divo, piuttosto che allo sport, alla musica, allo studio e le arti in generale? Ipotizziamo che i meccanismi di funzionamento delle slot machine e lo scrollare dei social è la medesima per i nostri neuroni, come la mettiamo?
Ci vorrebbe un libro intero sull’argomento che dite? È noto ormai, che forse il pericolo più grande nasce dalla parola influenza, che non a caso ha preso piede come vero e proprio lavoro nell’ambito social, non dico sia un male di per sé, lo ribadisco sempre, tuttavia certi modelli, certe proposte non sono in grado di essere colte dai più piccoli, generando dipendenza, confusione e il rischio di innescare comportamenti a rischio.
- Aichner, T., Grünfelder, M., Maurer, O., & Jegeni, D. (2021). Twenty-five years of social media: a review of social media applications and definitions from 1994 to 2019. Cyberpsychology, behavior, and social networking, 24(4), 215-222;
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- George, D. R., Rovniak, L. S., & Kraschnewski, J. L. (2013). Dangers and opportunities for social media in medicine. Clinical obstetrics and gynecology, 56(3), 453-462;
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